martedì 30 settembre 2014

"Margarita's family house" viaggio in Patagonia

...Puerto Natales è una cittadina capoluogo della provincia cilena di Ultima Esperanza rintanata all'interno del labirintico Golfo Almirante Montt.
Ha una configurazione talmente appiattita ,che se non fosse per il campanile della chiesa, sembrerebbe che gli fossero passati sopra con un tosaerba ! L'intero abitato si trova placidamente sdraiato su un vasto pendio che gradatamente scende fino alla zona  portuale. E' attraversata da ampie strade dove il traffico automobilistico è quasi inesistente. A rumoreggiare è solo il vento che sibilando si getta con irruenza dalle vette innevate della Cordigliera per correre libero e incontrastato nella vasta pianura retrostante .
L'inverno è rigido con temperature sotto zero, ma non scalfisce il fascino di questo paese alla fine del mondo, dove sotto un cielo terso si susseguono albe e tramonti di una bellezza struggente e notti stellate simili ad un set cinematografico !
Le sue attività in passato sono sempre state legate all'allevamento del bestiame provveniente dall'Argentina.  Ma ora però a darle maggior impulso è il turismo ,poichè la sua posizione strategica ne fanno il luogo di partenza per visitare grandiosi paesaggi come i ghiacciai del Hielo Continental, il monte Balmaceda e sopratutto l'imponente Massiccio del Payne di una bellezza stravolgente! Inoltre da queste parti si trova la famosa Cueva del Milodòn che suscita un interesse mondiale.
Pertanto ,se si vuol conoscere una delle più belle regioni della Patagonia, in questa cittadina ci si deve assolutamente fermare.......(segue)

giovedì 25 settembre 2014

"Margarita's...." viaggio in Patagonia

All'una del pomeriggio siam partiti da Punta Arenas diretti a nord, sempre in territorio cileno. Oltrepassato di nuovo l'Istmo di Brunswich ,abbiamo preso per Villa Tehuelches , nei cui pressi circondata da verdi pascoli c'è la Laguna Blanca.
Poi è stata la volta di Morro Chico, località così chiamata da un affioramento roccioso che emerge dalla prateria. A continuazione si segue la frontiera argentina prima ad ovest e successivamente a nord fino ad attraversare il  Rio Rubens in prossimità del quale c'è lan Laguna Diana. Indi passata la dogana di Casas Viejas e fiancheggiata la Sierra Dorotea si arriva a Puerto Natales. In tutto duecento cinquanta km ,quattro ore di viaggio in mezzo a grandi estensioni e cieli incredibilmenti azzurri ! Un bagno nel nulla ,luoghi sereni dove cercar rifugio dalla follia moderna che ci assilla di problemi esistenziali .....(continua)

venerdì 19 settembre 2014

"Margarita's family house" viaggio in Patagonia....

Siccome Rodin era solito andare di fretta, tra di noi avevamo fatto un patto . Cioè. arrivati in un luogo, durante la nostra breve permanenza ogniuno avrebbe gironzolato a piacimento per conto proprio per non ostaccolarci a vicenda.  Questo perchè mentre a me piaceva vagare in giro per conoscere più che potevo del posto dove ci trovavamo, lui invece si concentrava più sull'artigianato in oro e sulle vetrine di preziosi che erano la sua fissazione.
Non ho mai saputo bene cosa andasse cercando di preciso ! Pur avendomi accennato in una occasione ,che desiderava aprire una sua attività .
Restava comunque un compagno gradevole e al termine della giornata ci scambiavamo dati e  impressioni sulle nostre personali scoperte.
Oltre ad essere intrapprendente Rodin era anhe un po sarcastico . Specialmente quando commenando con me, chiamava con tono enfatico e spregevole "idiota" chi non gli andava troppo a genio. Ma poi si finiva col ridere insieme dei difetti degli altri e sopratutto dei nostri .
Prima di congedarci, la gentile signora del "Bustamante" ci ha prenotato il soggiorno telefonicamente presso l'ostello di un suo parente a Puerto Natales ,dove eravamo diretti.
(segue)

lunedì 15 settembre 2014

"Margarita's family house" ovvero viaggio in Patagonia di Attilio

Intanto il gruppo di anonimi viandanti scesi con noi, si andava assottigliando come neve al sole : a piedi o in taxi,chi per una destinazione chi per un'altra.
Fortunatamente prima di lasciare Usuhaia ,Rodin tramite internet aveva prenotato all'Hostal Bustamante di Punta Arenas ,situato nelle vicinanze della fermata.
Questo ostello un pò vecchiotto,deve essere stato uno dei primi alberghi della città.
Gli interni però tutti in legno lucido come usava una volta, sono ben tenuti e l'ambiente fa buona impressione .
La padrona, una bella e prosperosa signora sugli anta, ci ha accolto giovialmente sistemandoci in una confortevole stanza con doccia e acqua calda . Così abbiamo goduto un pò di quel benessere che a me personalmente mancava da un certo tempo .
Punta Arenas situata sulla Penisola di Brunswick in riva allo Stretto di Magellano,è il centro più importante di queste regioni australi . Sede di molteplici attività fin dalla sua fondazione per opera di coraggiosi coloni, è andata via via prosperando grazie anche al sostegno del governo cileno.
Anch'essa all'inizio è stata un presidio con un trascorso di ammutinamenti e distruzioni.
Ma presto grazie alla sua collocazione divenne una indispensabile sede logistica per le flotte baleniere, cacciatori di foche,cercatori d'oro e per tutta la risma circolante a quei tempi in questi posti sperduti . Se non bastasse, i commercianti ed i più importanti allevatori dell'epoca vi si trasferirono per allestire i loro affari .
Tutt'oggi in continuo sviluppo ,la città può contare su banche, università ,teatro, musei ,nonchè alcuni bei palazzi stile ottocento fatti erigere dai ricconi che ne hanno fatta la storia. Spaziando lo sguardo sulla sponda opposta del Canale s'intravvede la piccola città di Porvenir e in lontananza  l'intricata serie di isole che incoronano a perdita d'occhio lo Stretto di Magellano.(segue)


lunedì 8 settembre 2014

"Margarita's family house" Il viaggio in Patagonia di Mazzoli Attilio (CesenI

Insomma, quella traversata di soli cinque Km.che doveva essere una passeggiata sembrava non finire mai. Finchè con un respiro di sollievo e l'animo dei naufraghi siamo approdati sani e salvi sull'altra sponda !
Oltrepassato un lungo convoglio d'automezzi a sua volta in attesa di attraversare lo stretto in direzione opposta, ci siam diretti a sud-ovest senza incontrare anima viva .
In un punto imprecisato abbiamo incrociato alcuni edifici fatiscenti e i resti di una vecchia  fattoria abbandonata. Poi per oiù di cento km. nientaltro che desolazione !
Queste lande ostili hanno sempre regalato sconforto, disperazione e vanificato ogni tentativo d'insediamento. Lo testimonia la tragica storia di Rey Felipe , batezzato più tardi col nome di Puerto Hambre, (Porto della Fame) i cui abitanti morirono di stenti !
Nell'ultimo tratto di questa tappa ,sorpassato l'istmo della Penisola Brunswick abbiamo imboccato la strada diretta a sud per una cinquantina di chilometri .E finalmente dopo un viaggio di tredici ore siamo arrivati a Punta Arenas ! In quel momento stava calando la sera.... (continua)