martedì 10 febbraio 2015

"Margarita's family house" viaggio in Patagonia

A Calafate, il terminal degli autobus è situato in una collinetta al centro della città.
Al nostro arrivo ,vari operatori turistici si accalcavano per offrire la loro assistenza ai numerosi viaggiatori che scendevano dai pullman. Meno male ,ci siam detti che per una volta non dovevamo impazzire a cercarci un alloggio. Perciò volentieri con un altro gruppetto,ci siamo lasciati catturare da un simpatico "commando" che in un battibaleno ci ha caricati su un pulmino che dopo alcune centinaia di metri ci ha scaricati davanti un ostello circondato da un'area verde chiamato "Dos Pinos".
Qui, ad attenderci, un'altra donna con le palle:la signora Munoz De Cretòn, per tutti "Monica".  Di media statura, sulla quarantina, dinamica ,intrapprendente ,un vero "factotum", Monica parlava correttamente tre lingue e sela cavava con l'italiano.
Per qualunque informazione basta rivolgersi a lei e si va sul sicuro. Questa donna è un concentrato di energie al servizio della propria attività che gestisce con encomiabile entusiasmo . Se passate da quelle parti vela raccomando !
L'ostello è situato nei pressi d'un torrente  circondato da un complesso di casette, monolocali e spazi adibiti al campeggio. Niente lussi, ma tutto ciò di cui si ha bisogno.
Nel nostro caso, ci siamo sistemati in tre ,(Rodin ,io ed un ragazzo di Trieste conosciuto in questo tratto di viaggio) in un bungalow dotato d'acqua calda e i confort necessari.
Un unica camera sufficentemente spaziosa, bagno e cucina. Cosa si vuole di più !
(segue)

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